sabato 31 ottobre 2009

Il ragù di carne o ragoût delle feste - Sintesi filosofica con allegate le scuse per mangiare bene


Se non avete niente di meglio da fare in un giorno di festa e magari pensate che svegliarsi alle sei di mattina per mettersi a cucinare un ragù sia da squinternati, fatelo per chi vi ama ma soprattutto sappiate che questa è una scusa! Il ragù vi/ci/mi piace e state cercando invano la scusante deviatoria del valore affettivo come quella di cucinare per i vostri cari. Ci amano di più dopo che lo hanno assaggiato e noi ne siamo felici. Soprattutto veder mangiare quella creatura (il ragù) ci fa felici. Quindi il ragù fa felicemente sazi di poesia (e non solo) sia noi che chi lo mangia con noi. Questa è in sintesi la estrema irrazio filosofica che ci spinge a cucinare un ragù per 4/6 ore.  Lo curiamo con affetto il ragù, gli vogliamo persino bene e la nostra soddisfazione principale è alle stelle quando va a finire nella pasta creando un miscuglio divinatorio, sconosciuto e sublime come " LA PASTA CON IL RAGU' "!
(PHOTO CREDIT: www.majiproductions.com)


Facile dire "ragù", ma dietro questa parola si nasconde una parte importantissima della storia della cucina italiana. E non solo perché è uno dei sughi più conosciuti al mondo, ma anche perché basta pronunciare la parola e ogni persona avrà una sua storia, un suo ingrediente fondamentale, un familiare che lo prepara in un determinato modo. Quindi non è possibile dire: "questa è la ricetta giusta", perché per ogni famiglia la propria è quella giusta. Il ragù, pur essendo un piatto "ricco" perché carico di carne o pesce, non fa distinzione tra le cucine: è presente sia in quelle più ricche che in quelle più umili. (fonte Bernardini A. - Le migliori ricette della tradizione - Ulysse ediz.)

Definizioni e ricette ufficiali:
 Ragù è un termine utilizzato per indicare un sugo o una pietanza composta da numerosi ingredienti (che variano a seconda delle regioni), ma sempre a base di carne.
Spesso i ragù sono usati per condire pasta o sformati.
L'etimologia della parola ha le sua basi nel francese ragôut sostantivo derivato da ragoûter, cioè "risvegliare l'appetito", e originariamente indicava dei piatti di carne stufata con abbondante condimento che poi fu usato per accompagnare altre pietanze: in Italia, principalmente la pasta.
Per estensione il termine è spesso utilizzato impropriamente come sinonimo generico di sugo. Durante il periodo fascista, il regime tentò di "italianizzare" il termine, visto come non puramente italiano e quindi non consono al vocabolario fascista, trasformandolo in ragutto. (Wikipedia)
Ragù alla Bolognese - Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna - http://it.wikibooks.org/wiki/Libro_di_cucina/Ricette/Rag%C3%B9_bolognese
Ragù alla Napoletana -   O’ rraù (il ragù napoletano) Articolo di Angie Cafiero, guida di Supereva Mangiar bene) http://www.portanapoli.com/Ita/Cucina/ga_ragu.html
Possiamo quindi, elencarne centinaia, di ricette di ragù, ma quello della Papera Magra (la parte di papera che ha origini Marchigiane) è questa ricetta qui:






mercoledì 28 ottobre 2009

Panocchie - Cicale di mare - Canocchie - Balestrin e fagioli cannellini

Poche chiacchiere, poche foto e tanta sostanza.
Questa è la stagione delle Cicale di mare piene, sono pienissime, ad un prezzo giusto e buonissime. Con poche vongole per insaporire e una manciata di fagioli cannellini, basilico e pomodoro si prepara una zuppetta  superba.
Alla faccia della dieta (perchè è veramente leggero questo piatto) e soprattutto alla faccia del costo totale che difficilmente supera 2 € a testa.
La ricetta la trovate qui: http://lericettedellapaperamagra.blogspot.com/2009/10/canocchie-34-testa-fagioli-cannellini.html

lunedì 26 ottobre 2009

La madia e il pane fatto in casa

Oggi per fortuna si sta riscoprendo la buona abitudine di fare il pane in casa. Molte signore sono aiutate dalle macchine per fare il pane, altre utilizzano le impastatrici semiprofessionali da cui si ottengono degli ottimi risultati. Eppure ci sono ancora signore che utilizzano le braccia delle mani come impastatrici, che "settano" la temperatura dell'acqua in cui sciogliere il lievito con l'esperienza. Queste signore bruciano nel forno la legna e spargono della farina per controllare se devono ancora abbassare la temperatura mondendo la base di mattoni.
Una di queste è mia madre e un giorno sono stata con lei a raccogliere tutta la sua esperienza.

 La storia ve la racconto qui:http://lericettedellapaperamagra.blogspot.com/2009/10/pane-tradizionale-al-forno-legna.html